domenica 17 gennaio 2010

Tempo risparmiato

Devo notare che l'uso di uno smartphone fa indubbiamente risparmiare tempo. Infatti, per leggere le email non serve più accendere il pc ed aspettare che si inizializzi il sistema (anche se si usano sistemi operativi veloci a fare il boot, come alcune moderne distribuzioni Linux o Mac Os X, un minuto ci vuole). Un po' come avere quei pc che hanno una mini versione di Linux in ROM (esempio splashtop) per accedere velocemente ad internet, ma lo smartphone è solitamente già acceso e quindi ci vuole ancora meno tempo.

D'altro canto, se lo smartphone dispone di numerose applicazioni, vedo che molti utenti trovano divertente cercarne e provarne di nuove. Si crea quindi una nuova attività che consuma il tempo guadagnato.

Quando si riesce a staccarsi da questa nuova attività, per sfruttare al meglio questi piccoli dispositivi, bisogna superare un altro ostacolo: adattarsi al proprio strumento ed alle applicazioni scelte.

Ad esempio, se si è abituati a lavorate con più applicazioni aperte contemporaneamente su alcuni dispositivi si potrebbero avere dei problemi. Anche il passaggio dei dati dallo smartphone alle applicazioni abituali su pc potrebbe non essere immediato. L'interfaccia utente del sistema operativo e delle singole applicazioni potrebbe non risultare sempre intuitiva e costringerci a pensare come voleva l'autore dell'interfaccia, non come siamo portati (talvolta per abitudine) a fare.

Del resto, l'unico sistema per lavorare completamente a modo nostro sarebbe quello di scriverci tutte le applicazioni di cui disponiamo. Ma allora ci occorrerebbe molto molto tempo (oltreché conoscenze, abilità e magari dei sorgenti da cui partire).

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