lunedì 28 giugno 2010

La giusta interfaccia

Tempo fa ho scritto un post che parla di possibili dispositivi per gli studenti prossimi venturi. Oggi voglio parlarvi di dispositivi simili, ma non troppo. Questo non è un blog dedicato all'hardware, ma (tra l'altro) ai sistemi operativi e ve ne parlerò da questo punto di vista.

Premetto che mi piacciono i portatili Toshiba. Ne acquistai uno usato nel 2001, mentre stavo scrivendo la tesi; nonostante sia del 1998 (o 1997) si accende ancora con le sue batterie originali.

Condivido un video di un nuovo dispositivo della Toshiba, il Libretto W100.



Ricorda un po' il Kno, ma qui il sistema operativo è Windows 7 con l'aggiunta di un po' di software. Non è bastata la fine che ha fatto il tanto sbandierato pad di HP? Pare che ci sia ancora qualcuno che crede che per fare un pad vada bene un sistema operativo qualsiasi purché ci sia sopra un po' di touch. Io non credo proprio. E' l'interfaccia e la sua fluidità che fanno la differenza.

Tuttavia un altro dispositivo della Toshiba (AC100) mi fa pensare che abbiano fatto un po' di confusione coi sistemi operativi: usa Android, ma senza touch screen.

lunedì 21 giugno 2010

Usando la cloud (pt. 2ª)

[Per la premessa e la 1ª parte vedi qui]

Avendo più PC è molto utile poter passare dei file da uno all'altro, ma spesso si deve accedere ai 2 dispositivi in contemporanea per fare il passaggio e questo può risultare quantomeno scomodo (se non impossibile perché i 2 dispositivi possono essere fisicamente molto lontani tra loro).

Torna utile ancora una volta la cloud. Ho provato Dropbox. Metto i file in una cartella su un PC e me li ritrovo su una cartella di un altro PC o su uno smartphone. Comodo. Ovviamente i 2 o più dispositivi devono poter accedere ai server Dropbox (attraverso Internet), aver installato il software Dropbox ed essere stati autenticati con la stessa coppia nome utente, password. Essendoci il client anche per smartphone, posso ritrovare i documenti anche su questi dispositivi, ed eventualmente salvarne una copia in locale. Fortunatamente, inoltre, Dropbox ha rilasciato delle API in modo che altri programmatori possano accedere liberamenta ai loro servizi ed in effetti ho visto che alcune applicazioni hanno presentato un aggiornamento per permettere di prelevare o salvare i file su DropBox. Se anche con iOS 4 risultasse limitata la funzione di scambio dati da una applicazione all'altra (inesistente finora), servizi come Dropbox potrebbero rappresentare una valida alternativa. Inoltre, Dropbox è anche uno strumento per il backup. Per chi necessita di portare con se file multimediali è da provare Zumo Drive.

Se voglio condividere indirizzi web (con l'aggiunta di un breve commento) tra vari dispositivi (in attesa di Firefox Home) e browser è da anni presente Delicious: permette di inserire link e catalogarli ed accedervi da ogni browser (ci sono anche delle App se preferite). Comodo per approfondire in seguito alcuni argomenti. Inoltre è possibile vedere quali sono le pagine più segnalate dagli utenti (in pieno stile web 2.0), in modo che non vi scappi alcun tema rilevante.

Altrettanto comodo trovo la possibilità di prendere note, magari parti di un articolo, ritagliarlo e metterlo in un blocco note nella cloud: Evernote. Ad esempio vedete un bel agriturismo mentre navigate in Internet; vi segnate i dati salienti (tra cui indirizzo e numero di telefono); create una nota; alla prima occasione sincronizzate Evernote sullo smartphone. E così la cloud potrebbe risolvervi una serata ;-P

giovedì 17 giugno 2010

Il saggio, il ricco ed il fortunato

Una decina d'anni fa (o forse più) preso dallo sconforto per la lentezza di un Windows 98, provai a deframmentare il disco.

Non so se fu quell'operazione o cosa, ma al successivo riavvio il sistema non riconosceva più la Partition Table dell'hard disk. Sistema inutilizzabile.

Ma mi serviva! Almeno le partizioni con Linux.

Così iniziai a settacciare Internet (con un altro PC, ovviamente), finché non mi imbattei in una guida molto interessante per recuperare la Partition Table. Proponeva 3 scenari possibili: che l'utente fosse un uomo saggio oppure ricco oppure fortunato.

Il saggio

L'uomo saggio si scrive da qualche parte (non sul PC relativo) come ha partizionato il disco (l'output di fdisk -l e fdisk -l -u). Qualora si presenti un problema alla Partition Table ha tutti i dati per ripristinarla, ricostruendo le partizioni com'erano, con un software di partizionamento come fdisk (la versione per Linux, intendo).

Il ricco

L'uomo ricco può permettersi software commerciali che ripristinano la Partition Table. La guida ne nominava almeno uno (non ricordo bene). In alternativa l'uomo ricco poteva pagare qualcuno che sapesse ripristinargli il disco.

Il fortunato

Probabilmente al fortunato non capitano queste disavventure, ma se capitano potrebbe usare fdisk ed indovinare i valori giusti per ricostruire la partition table (e magari vincere al super-enalotto).

Il mio caso

Nel mio caso non ero e non sono certo ricco, né fortunato, né saggio, perciò cerco di essere almeno previdente. Mi ero segnato i dati, ma prima dell'ultimo ripartizionamemto. Per fortuna non avevo stravolto la Partition Table e ricordavo cosa avevo modificato e per ottenere cosa, per cui qualche dato l'avevo. La guida mi aveva indicato gli strumenti ora serviva solo un po' di fortuna per trovare i valori mancanti. Bastarono 2 o 3 tentativi.

Mi torna spesso in mente quel simpatico HowTo (mi piacerebbe ritrovarlo). Oggigiorno probabilmente ci sono altri strumenti che possono aiutare in casi simili, come gpart e GNU Parted.

La morale

La morale? Se vuoi realizzare qualcosa o sai farla o paghi qualcuno che la faccia per te, altrimenti devi imparare a cavartela da solo con un po' d'esperienza ed un po' di fortuna (non si può essere sempre fortunati né avere sempre amici che ti aiutano).

martedì 15 giugno 2010

iPad vs. Netbook

Spesso sento chiedere: "cosa fa iPad che un netbook, molto più economico, non fa?"
Risposta: niente, anzi, fa molto meno. Il punto non è cosa fa, ma come lo fa e, di conseguenza, l'utenza a cui è rivolto, ovvero le esigenze che va a soddisfare.

iPad non è un computer, ma nemmeno un media player. Che l'esperienza d'uso del computer di alcune persone sia talmente limitata da poter essere tranquillamente rimpiazzata dall'iPad, questo è un altro discorso...

Conosco ragazzi che hanno preso un netbook per navigare in Internet, tuttavia si lamentano perché il Linux preinstallato gli è ostico ed a navigare con Windows non si fidano. Quindi: doppio sistema operativo (una macchina virtuale sui netbook non sarebbe molto reattiva). Ma non è di certo una soluzione comoda.

Io solitamente consiglio di provare ad installare una distribuzione diversa da quella preinstallata, come Ubuntu Netbook Edition. Non avendo un netbook, ho potuto testarla solo per qualche minuto. L'interfaccia è molto reattiva ed ottimizzata per display di ridotte dimensioni. Mi ha fatto una buona impressione (anche se ho litigato con la tastiera per via delle sue ridotte dimensioni).

Se, invece, non si ha tempo/voglia per configurare un netbook, non si hanno esigenze specifiche che il tablet di Apple non possa soddisfare, se si preferisce un qualcosa "chiavi in mano", se vi spaventa l'idea di installare un sistema operativo, ma non il prezzo, allora, probabilmente, l'iPad fa per voi.

venerdì 11 giugno 2010

Usando la cloud (pt. 1ª)

Si fa un gran parlare di cloud (anch'io ne ho parlato, è il termine del momento). Così, un po' per curiosità ed un po' per necessità ho deciso di provare alcuni servizi che la cloud può offrire al singolo utente (sicuramente offre molto di più alle aziende). Scriverò su questo blog alcuni post sull'argomento, man mano che proverò cose nuove (e avrò tempo per scrivere ;-P).

Premessa

In realtà non mi piace molto l'idea di avere dati e documenti miei sparsi su chissà quali server. Inoltre c'è sempre l'incognita connessione: chi mi assicura che il server/i miei documenti/la connessione saranno disponibili quando mi serviranno?
Ok, anche il mio PC si può rompere e quindi potrei non disporre dei miei dati quando voglio, ma, francamente, la sento come una possibilità più remota (specialmente se la paragoniamo alla probabilità di avere una connessione lenta o inesistente).

Inoltre, temo sempre che la cloud sia un primo passo verso un mondo fatto di dispositivi poco performanti e calcolatori remoti. Un mondo fatto per gli smartphone, se volete, ma non per chi (utenti professionali o semplici hobbisti) ogni tanto ha la necessità di sfruttare la sua macchina.

Perciò finora sono stato restio ad usare questi servizi.

Tuttavia, non si può vivere sotto una campana di vetro. Se la cloud comporta dei rischi, ha anche dei vantaggi. Inoltre il modello dei mainframe è già caduto in disuso una volta. Ora il successo torna dalla loro parte, ma alla fine si arriverà ad un equilibrio tra personal computer e computing distribuito.

Ho deciso quindi di non perdere il treno e di andare a vedere che comodità offra la cloud.

1ª parte

La mia prima esigenza è stata quella di semplificarmi la vita come utente di diversi dispositivi, tra cui uno smartphone che non permette di scambiare facilmente file tra le sue applicazioni.

Ho iniziato usando Google Docs, di cui avevo tanto sentito parlare, ma non avevo mai provato (per i motivi suddetti). Per scrivere brevi paginette con testo formattato lo trovo valido. Non mi sono spinto oltre poiché per ora non ne ho esigenza. Anzi a dire il vero, io sono ancora della vecchia scuola: prima scrivo il tutto in plain text (testo semplice) e solo alla fine formatto. Così il testo lo posso passare da vi a OpenOffice a Google Docs, ecc.

Ho provato Google Docs sul browser dell'iPhone, ma non va. A questo punto mi serviva un'applicazione che mi permettesse di scambiare i dati di Google Docs anche sullo smartphone. Ovviamente c'è e probabilmente ce ne sono altre (ho letto buone recensioni di Office²). Io ho scelto awesome Note.

In questo modo, riesco ad iniziare a scrivere i post di questo blog sull'iPhone, dovunque mi trovi, e proseguire sul PC (capita anche vice versa).

In effetti inizio ad abbozzare un post appena mi viene l'idea, prima che venga cancellata dalla mia ridotta memoria e per questo trovo molto utile poterlo fare ovunque. Sviluppo poi il post su iPhone o PC a seconda dell'occasione e può passare da uno all'altro più volte. Infine metto i link (raramente sull'iPhone perché la mancanza del multitasking lo fa diventare un lavoro troppo lungo, vedremo con iOS 4) e come ultima cosa formatto il testo. Quest'ultima operazione la effettuo sul sito del blog, in modo da poter avere l'anteprima.

Paradossalmente, sul dispositivo mobile ho una copia locale del documento, mentre sul PC non rimane niente, poiché lavoro su un file remoto. Questo ha senso perché non sempre ho accesso ad Internet con lo smartphone (dipende da dove mi trovo), mentre il PC si sposta meno ed è spesso connesso in rete.

martedì 8 giugno 2010

WWDC 2010, iPhone 4 ed iOS 4

Qualche nota sul WWDC 2010 (Worldwide Developers Conference), l'annuale conferenza di Apple.

Per chi ancora non lo sapesse, è stato presentato l'iPhone 4 (questo il semplice nome). Il suo aspetto è quello che si era già visto nel famoso scoop di Gizmodo (che pare non sia stata invitata alla conferenza :-/ ). Vetro davanti e dietro, a prova di impronta. L'anello d'acciaio intorno è diviso parti con delle feritoie integranti l'antenna.

Sulla carta, mi piace molto il nuovo display ad alta risoluzione chiamato Retina Display (326 ppi (pixels per inch) pare che il limite per l'occhio umano sia 300, per cui non si dovrebbero vedere i pixel), vedremo dal vivo. Questo dovrebbe risolvere il problema per le applicazioni in quanto iPhone 3GS ha una risoluzione di 480x320 pixel a 163ppi mentre iPhone 4 960x640pixel a 326 ppi, per cui le vecchie applicazioni saranno più dettagliate ma di dimensioni uguali (iPad ha comunque una risoluzione diversa: 1024x768 pixel resolution a 132 ppi). Probabilmente nuovi display arriveranno su altri prodotti della mela.

Come nuovo hardware c'è lo stesso processore dell'iPad (A4), l'aggiunta di un giroscopio (per maggior reattività in alcuni giochi), un secondo microfono, una fotocamre frontale, quella sul retro diventa da 5 megapixels con flash. Insomma qualche aggiunta hardware c'è, se la risoluzione del display non è un problema, comunque la frammentazione avanza: provate ad usare un giochino che sfrutta lo giroscopio sui prodotti precedenti.

Nonostante le dimensioni esterne siano tutte ridotte, la batteria è cresciuta in termini di dimensioni, ma mi aspettavo qualcosa di meglio come durata: da 9 a 10 ore in collegamento ad internet col WiFi, comunque non è male. Resta l'incognita GPS, noto prosciugatore di batterie.

Sul nuovo sistema operativo si sapeva già quasi tutto, tranne che cambierà nome, da iPhone OS 4 al più semplice iOS 4 (la mia tastiera ringrazia), e la data di uscita: 21 giugno. Il cambio di nome non è una semplice questione di marketing, non ce n'era bisogno, ma probabilmente sta a sottolineare che non c'è solo l'iPhone, ma anche iPod Touch ed iPad e alcuni vociferano che sarà installato anche sulla nuova Apple TV (settore in cui dovrà rincorrere Android).

Come ci si aspettava tra i possibili motori di ricerca integrati in Safari oltre a Google e Yahoo! è stata aggiunta una terza possibilità: Bing.

Verrà integrato iBooks. E' chiaro che Apple sta spingendo anche su questo mercato ed il Retina Display aiuterà.

Ovviamente si è parlato anche di pubblicità, iAds - il sistema pubblicitario integrato in iOS. A proposito di pubblicità.. ehmm...

Infine è stata presentata una nuova applicazione: FaceTime: videochiamate. Nuova? Sì, perché funziona solo via WiFi (non 3G) e quindi, oltre a ridurre i costi, potrebbe funzionare: la banda qui c'è. Contro: funziona solo dove c'è un accesso WiFi e quindi non dappertutto e non è basata su standard aperti (al contrario di ciò che dice Apple): per ora è possibile solo tra 2 iPhone 4. Apple forse si è mossa per prima per imporre il suo standard.

E' stato annunciato anche il prossimo arrivo di Farmville su iPhone :-O (niente flash, ovviamente).

Cosa manca?
Beh, i Mac: nessuna novità sui PC. Alcuni si aspettavano qualcosa riguardante MacBook Air e Mac Pro. Magari qualche annuncio su cosa bolle in pentola per Mac OS X. Ripartirà la solita domanda: solo questione di comunicazione (pochi annunci alla volta) o i Mac stanno cadendo in secondo piano? Forse per placare gli animi, oggi è uscito Safari 5; tra le novità per questo browser, il supporto ai plug-in.

sabato 5 giugno 2010

iPhone OS: frammentazione in arrivo?

E' noto il problema della frammentazione per Android, anche se Google minimizza, ma finora era del tutto trascurabile per iPhone OS. Tuttavia, con l'avvicinarsi della quarta serie di smartphone by Apple (probabilmente presentata lunedì prossimo) temo che il problema si farà più importante.

Finora si sono avute solo piccole differenze hardware, principalmente le seguenti:
  • iPhone 2G è più lento sulla rete non potendo sfruttare le tecnologie 3G;
  • hardware più performante su iPhone 3GS (processore più veloce, RAM raddoppiata);
  • iPod Touch non dispone di fotocamera, né microfono, né funzioni legate ai servizi telefonici (e se non ricordo male nemmeno di GPS).
Con l'avvento dell'iPad, cambia anche le risoluzione video. Inoltre, il fatto che iPhone OS 3.2 sia disponibile solo su questa piattaforma e che il 4.0 per iPad arriverà qualche mese dopo la versione per iPhone/iPod Touch fa pensare che i 2 sistemi operativi non siano proprio uguali uguali.

Si sa già che iPhone OS 4.0 non funziona sulle prime generazioni di dispositivi (iPhone 2G e iPod Touch prima serie) e che avrà dei limiti sulle seconde generazioni (ad es. il multitasking non funziona su iPhone 3G e iPod Touch di seconda generazione). Mentre finora un'altissima percentale di dispositivi usava l'ultima generazione del sistema operativo (aggiornamenti gratuiti per i Phone, non per iPod Touch), ora si avrà una frammentazione a livello di sistemi operativi. Avremo dispositivi con iPhone OS 3.x, iPhone OS 4.x limitato ed iPhone OS 4.x completo.

L'hardware del nuovo dispositivo sarà più performante ed inoltre la nuova versione di iPhone (comunque si chiamerà) probabilmente avrà una risoluzione del display maggiore degli iPhone attuali (del resto la concorrenza ha da tempo dispositivi con risoluzione più alta). Cosa comporterà questo per le applicazioni? Interfacce diverse? Staremo a vedere. Ciò che temo è che alcune applicazioni vengano sdoppiate in versioni a bassa risoluzione, dispositivi attuali tranne iPad, e versioni ad alta definizione, nuovi dispositivi e iPad, se non con una terza solo per iPad.

Mi chiedo come gestiranno il passaggio gli sviluppatori: aggiornamenti gratuiti o nuove versioni distinte? Sicuramente per almeno un anno le versioni a bassa risoluzione saranno dominanti e quindi attivamente sviluppate, poi vedremo. Tra l'altro l'AppStore non permette l'installazione di versioni precedenti, per cui se una versione verrà aggiornata richiedendo specifiche software o hardware più recenti, i vecchi utenti verranno abbandonati.

Apple vende i suoi cellulari sul mercato americano (e su altri) non direttamente, ma tramite operatori, collegandoli a contratti biennali. Quando i contratti scadono gli interessi a rinnovarli vendendo nuovo hardware aumentano.

Tuttavia, la situazione non è grave come quella di Windows Mobile che verrà sostituito da Windows Phone, completamente incompatibile, nè come quella di altri dispositivi difficilmente aggiornabili. E' un passaggio verso il nuovo, inevitabile, ma in questo caso graduale.

giovedì 3 giugno 2010

La scuola di domani

La scuola sta cambiando. E non parlo di nuovi piani di studio o altre stranezze. Intendo gli strumenti che useranno i nostri figli (o almeno me lo auguro).

Pensavate che Courier fosse troppo avveniristico e che fosse per questo motivo che la Microsoft l'avesse cancellato? Guardate un po' cosa ha fatto Kno, una start-up californiana, con 90 dipendenti e basandosi su Linux. Il prodotto è quasi pronto, atteso entro la fine dell'anno.

Kno Movie from Kno, Inc. on Vimeo.


I primi commenti sono generalmente positivi, anche se qualcuno critica pesantemente le dimensioni, in fondo è solo la versione 1.0. Non so se questa start-up avrà la forza di imporsi, ma la strada per nuovi prodotti è segnata. Il prezzo attualmente è elevato (circa 1000$), ma sviluppandosi calerà. Gli auguro molta fortuna, o un'acquisizione che gli permetta di sviluppare le loro idee ;-)

P.S.
Non vi viene voglia di tornare a scuola?