domenica 31 gennaio 2010

[UPDATED] iPad? (o dei limiti dell'iPhone OS)

Sono stato deluso dal nuovo Apple iPad. E non sono il solo (1, 2, 3, 4 per citarne alcuni). Sicuramente la grande aspettativa che si è creata attorno all'evento ha contribuito a far sì che sperassi in qualcosa di più.

Vediamo alcuni punti di rilievo.

Pro

Prezzo
L'unica cosa stupefacente, specie in relazione a quello dell'iPhone. Spero non venga travolto dal cambio.

Compatibilità iPhone OS
Apple non vuole la frammentazione di cui sta soffrendo Android e questo è apprezzabile. Inoltre, in questo modo l'iPad può godere anche di un notevole parco applicazioni fin dal suo lancio sul mercato. Purtroppo la compatibilità con iPhone OS per ora si porta dietro tutti i limiti di questo sistema operativo (vedi sotto). Limiti che sono comprensibili in un telefono, ma non in un dispositivo che vorrebbe competere con i netbook. In ogni caso la versione 3.2 è ancora in beta e staremo a vedere se e quali sono le differenza tra iPhone/iPod Touch e iPad.

UI (interfaccia utente)
L'interfaccia utente è quella dell'iPhone e dell'iPod Touch. Molto diffusa e quindi conosciuta (ed apprezzata), nonché abbastanza intuitiva. Ha anche il vantaggio di essere stata pensata per l'interazione touch (come le intrfaccie di webOS e di Android); non si può dire altrimenti di quei pad con Windows XP/7.

Pro o contro?


ePub (?)
ePub è uno standard libero e aperto e questo è un pro.
Tuttavia pare che Apple lo abbia modificato in modo tale che i libri acquistati dal suo Store siano leggibili solo sui suoi dispositivi. Se questa notizia fosse confermata il formato così modificato sarebbe da mettere nei contro.

[UPDATED] Directory condivisa
Dall'analisi del nuovo SDK sembra emergere la presenza di uno spazio condiviso da tutte le applicazioni, accessibile anche dal computer. Se confermato è un altro pro, che spero sarà presente anche su iPhone e iPod Touch.

Contro

No multitasking
È un limite fastidioso anche sui cugini iPod e iPhone, figuriamoci su un dispositivo come questo. Capisco su un telefono, la cui prima funzione è appunto quella di telefonare e sarebbe imbarazzante se troppe applicazioni attive ne impedissero il funzionamento (si potrebbe risolvere il problema con priorità più basse per le applicazioni non di sistema...). Comunque sia Android che webOS sono multitasking e senza problemi per la telefonia. Ormai siamo tutti abituati ad avere almeno 2 applicazioni aperte contemporaneamente. Che ne so, una chat ed un browser o un client di posta ed un foglio elettronico. Non foss'altro per fare 2 copia/incolla da un'altra applicazione all'altra (senza dover chiudere l'applicazione sorgente, aprire quella destinazione, incollare, chiudere, riaprire l'app sorgente, navigare fino al dato interessante, copiare, chiudere, riaprire, ritrovare il punto in cui si era, ecc.). O per avere delle notifiche da un'agenda senza dover essere on line.

No ad applicazioni non provenienti da AppStore
Tutte le applicazioni sono soggette all'approvazione di Apple. Per garantire la qualità? Per guadagnare con l'AppStore? Per non avere applicazioni invise ad Apple? Anche qui, il discorso qualità mi sta bene su un telefono, meno su un pad (e su iPod). E poi chi usa webOS telefona e può scegliere liberamente le applicazioni da più fonti.

No altri browser
E per chi volesse un altro browser? Apple non vuole programmi che possano interpretare degli script oltre ai suoi, quindi nessun altro browser che interpreti JavaScript, ergo nessun altro browser che non si appoggi a Safari.

No programmabilità
Per lo stesso motivo (nessun interprete) l'utente non può creasri programmi, macro o script. Certo non è un aspetto sentito da tutti, ma dagli utenti avanzati sicuramente sì.

No applicazioni di produttività
Con i limiti appena visti (no interprete, no multitasking) la produttività ne risente.

Altri limiti


No file manager
Permetterebbe una miglior gestione dei propri dati, ma poiché ogni app ha un suo formato, non credo sarebbe molto utile.

No SD
Vista la possibilità di visualizzare video ad alta risoluzione, poter memorizzare dati in altri supporti sarebbe molto comodo.

No webcam
Sarebbe comoda, ma non sostituirebbe una buona macchina fotografica.

No Flash
Devo confessarvi che non avendo una linea veloce, ho sempre mal digerito i siti che si appoggiano su flash. Tuttavia molti utenti sembrano apprezzarlo. Alcuni dipendenti di Adobe sostengono che Apple non vuole Flash per paura che i suoi utenti riducano gli acquisti sull'AppStore. Lo scontro fra le due aziende sembra profondo, a danno degli utenti.

Scopo
A cosa serve? Non che sia inutile, ma manca di uno scopo preciso. E' un eReader, una console, uno strumento per vedere video, ascoltare MP3, collegarsi ad internet, ma perché preferirlo ad una console o ad un iPhone o ad un netbook?

Processore
Niente di trascendentale, a livello della concorrenza. Ne beneficiano soprattutto i giochi.

Bluetooth
I soliti limiti al supporto ai profili bluetooth di iPhone OS.Inserisci link

Conclusioni


Per ora il giudizio è negativo. Spero che le future versioni dell'iPhone OS permettano di superare alcuni dei limiti visti e che fioriscano numerose applicazioni che permettano di sfruttare al meglio le caratteristiche hardware di questo dispositivo. In fondo il lancio sul mercato sarà dopo 60 giorni dalla presentazione tenutasi il 27 gennaio.

martedì 26 gennaio 2010

Convergenza smartphone

Continua il cammino di convergenza dei dispositivi verso i cellulari. Certo, al momento i dispositivi singoli sono ancora migliori (e lo saranno a lungo), ma sicuramente avere un unico dispositivo è comodo. Fotocamera, browser, console portatile, agenda elettronica, lettore MP3 e navigatore. Tutti questi dispositivi sono ormai confluiti nello smartphone.

Google da qualche mese ha integrato un navigatore nel suo Android, ma solo per il mercato americano, di cui dispone di sue mappe e solo a patto di essere connessi ad internet quando vi serve il navigatore. Limiti non indifferenti.

Da pochi giorni, anche Nokia ha deciso di offrire gratuitamente il suo navigatore sui cellulari di fascia business. I maligni diranno che lo fa per arrestare il suo calo di vendite nella fascia degli smartphone, ove indubbiamente Symbian è ormai superato e Maemo non è ancora del tutto maturo (nonostante le vendite del primo cellulare a supportarlo, N900, siano andate bene).

Comunque il navigatore di Nokia non necessita del collegamento ad internet, poichè tutte le mappe sono residenti (ed è disponibile anche in Europa ed altri continenti).

I fornitori di mappe per i navigatori sono 2: Navteq e Tele Atlas. Voglio ricordare che Nokia acquisì Navteq nel 2007 e che l'altro fornitore di mappe fu acquisito nello stesso anno da Tom Tom. Quest'ultima, come gli altri produttori di navigatori, inizia a temere per il suo business.

venerdì 22 gennaio 2010

Slate eReader

Vi state chiedendo come sarebbe un eReader avanzato, a colori in formato Slate?
Io me lo immagino come questo prototipo della scandinava Bonnier.

Mag+ from Bonnier on Vimeo.

Android wish list

Non si conoscono ancora né tempi né caratteristiche della prossima versione di Android, ma si sa che il suo nome in codice è Froyo: frozen yogurt.

Ecco cosa mi piacerebbe vedere nelle prossime versioni di Android.

Browser
Il browser di Android è molto veloce, ma manca sia della funzione di zoom alla colonna sia del multitouch (vedi sotto) che caratterizzano Safari su iPhone e che sono talmente comodi da risultare quasi indispensabili.

Multitouch
Non tutte le versioni di Android sono dotate di multitouch (solo alcune personalizzate dal costruttore). Questo confonde molto i clienti ed è una delle principali cause di insoddisfazione (tra gli utenti Android senza questa caratteristica), poiché è diffusa l'idea che tutti gli smartphone ne siano dotati. Sembra che il sistema supporti questa funzione, ma ci siano problemi di brevetti. Nota: forse la versione europea supporterà il multitouch.

Uniformità e chiarezza
Come si vede dalla vicenda del multitouch (negli Stati Uniti no, in Europa forse) e da annunci di telefoni con Android 1.6 (vedi Sony Ericsson Xperia X10) quando il Nexus One usa già la 2.1, non ci sono uniformità e chiarezza nella piattaforma e questo potrebbe scoraggiare gli sviluppatori.

Upgrade assicurato
Sarebbe auspicabile (anche per risolvere il punto precedente) che a chi acquista uno smartphone con Android fosse garantito un livello certo di upgrade. Ad esempio: tutte le versioni 3.x compatibili fra loro a livello binario in modo che le personalizzazioni dei produttori possano continuare a funzionare anche dopo un upgrade. Ovviamente questo andrebbe fatto per ogni major release. Starebbe poi ai singoli produttori curare (o meno) l'upgrade da una versione alla major release successiva.

martedì 19 gennaio 2010

Apple Wish List

A pochi giorni dal tanto discusso evento stampa, voglio unirmi ai tanti che scrivono cosa sarà presentato o cosa vorrebbero fosse presentato da Apple il 27 Gennaio.

(Quasi) certamente ci sarà il tanto atteso e discusso iSlate o come si chiamerà. Ma cosa sarà? Penso sarà un dispositivo mobile e leggero, che grazie alle dimensioni del suo display, permetterà di fruire in movimento di internet, giochi, audio, video. Non solo, andrà a fare concorrenza anche agli eReader e cercherà di fare dell'editoria cartacea quanto ha già fatto con quella musicale, vendendo non solo libri, ma anche riviste e quotidiani su abbonamento.

Ci sarà nuovo software per supportare al meglio il dispositivo. Non so se verrà presentato il vociferato iLife in versione touch, ma sicuramente ci sarà un nuovo sistema operativo. Non si sa ancora se e quanto sarà legato a quello dell'iPhone, ma probabilmente verranno presentate novità anche per questo sistema operativo.

Vediamo ora cosa mi piacerebbe vedere nel nuovo iPhone OS 4.0 (che probabilmente uscirà in giugno/luglio col nuovo hardware, ma credo che a fine mese sarà anticipato qualcosa e magari verrà distribuita una versione di aggiornamento, diciamo 3.2).

Multitasking
Innanzitutto penso che il limite maggiore del dispositivo sia l'assenza del multitasking. Passare da un'applicazione all'altra senza dover sempre chiudere la precedente o avere applicazioni che segnalano lo scadere di appuntamenti o cose da fare anche se non si è on-line. Sono cose che i palmari di 5 o più anni fa facevano benissimo e senza la necessità di spremere continuamente il processore e quindi le batterie.

Bluetooth
Apple ha implementato solo pochi profili bluetooth con iPhone OS, penso che almeno lo scambio di immagini e contatti (per altro fattibile con alcune applicazioni tra 2 iPhone o iPod Touch) sia da implementare al più presto.

Display
Mi piacerebbe un display più grande, in modo che mentre si scrive in orizzontale sia possibile vedere una riga in più. E magari una risoluzione maggiore, come su molti altri smartphone.

Cartelle
Trovo molto utile la possibilità di creare sotto cartelle per foto e video direttamente dal dispositivo, senza dover usare iTunes.
Altrettanto utile sarebbe una cartella Documenti/Universale accessibile da tutte le applicazioni.
Specialmente su iSlate queste caratteristiche saranno molto sentite.

Flash
Molti sentono la mancanza di Flash. Anche se personalmente non la sento, mi rendo conto che alcune applicazioni (principalmente giochi, come FarmVille) potrebbero fare la differenza. Infatti Android e webOS stanno lavorando alacremente su questo punto.

iTunes
Spero infine che la nuova versione di iTunes sia molto più veloce sotto Windows. Attualmente mi sembra un software pachidermico, che allontana molti utenti dall'usarlo e che non fa buona pubblicità agli altri software made in Cupertino.

domenica 17 gennaio 2010

Tempo risparmiato

Devo notare che l'uso di uno smartphone fa indubbiamente risparmiare tempo. Infatti, per leggere le email non serve più accendere il pc ed aspettare che si inizializzi il sistema (anche se si usano sistemi operativi veloci a fare il boot, come alcune moderne distribuzioni Linux o Mac Os X, un minuto ci vuole). Un po' come avere quei pc che hanno una mini versione di Linux in ROM (esempio splashtop) per accedere velocemente ad internet, ma lo smartphone è solitamente già acceso e quindi ci vuole ancora meno tempo.

D'altro canto, se lo smartphone dispone di numerose applicazioni, vedo che molti utenti trovano divertente cercarne e provarne di nuove. Si crea quindi una nuova attività che consuma il tempo guadagnato.

Quando si riesce a staccarsi da questa nuova attività, per sfruttare al meglio questi piccoli dispositivi, bisogna superare un altro ostacolo: adattarsi al proprio strumento ed alle applicazioni scelte.

Ad esempio, se si è abituati a lavorate con più applicazioni aperte contemporaneamente su alcuni dispositivi si potrebbero avere dei problemi. Anche il passaggio dei dati dallo smartphone alle applicazioni abituali su pc potrebbe non essere immediato. L'interfaccia utente del sistema operativo e delle singole applicazioni potrebbe non risultare sempre intuitiva e costringerci a pensare come voleva l'autore dell'interfaccia, non come siamo portati (talvolta per abitudine) a fare.

Del resto, l'unico sistema per lavorare completamente a modo nostro sarebbe quello di scriverci tutte le applicazioni di cui disponiamo. Ma allora ci occorrerebbe molto molto tempo (oltreché conoscenze, abilità e magari dei sorgenti da cui partire).

venerdì 15 gennaio 2010

Notizie strane

Nei giorni scorsi, su uno dei siti Internet che seguo quotidianamente, ho letto una notizia che aveva 2 cose strane.

L'articolo parlava con toni entusiastici del discorso di Steve Ballmer al CES di Las Vegas, mentre tutti gli altri commentatori che ho letto erano piuttosto critici. Questa era la prima stranezza, la seconda era che l'articolo non aveva link ad altre fonti o commenti.

Diffidate degli articoli senza link, come questo ;-)

lunedì 11 gennaio 2010

Mercati controllati

Sembra che i contendenti stiano mostrando la loro forza tramite i loro uffici marketing. Android aveva già guadagnato interesse prima della presentazione del Nexus One, come si vede dai sondaggi (immagino relativi solo al mercato americano) di ChangeWave Research. E dopo la presentazione sicuramente ha avuto ancora più pubblicità. Tuttavia deve vedersela anche col malcontento di alcuni (Motorola in primis) che si trovano ora un partner che è diventato concorrente. Come se non bastasse, un lettore di questo blog, mi segnala che è stata trovata su Android Marketplace un'applicazione che raccoglieva fraudolentemente le informazioni dei conti bancari degli utenti.

State molto attenti perchè questi negozi virtuali (lanciati dal successo dell'App Store di Apple) che dovrebbero garantire la qualità delle applicazioni, talvolta sbagliano. Infatti sono sovraccaricati da centinaia di nuove applicazioni al giorno (sull'App Store ho visto anche 200 nuove applicazioni in un giorno, più gli aggiornamenti) e non è sicuramente facile individuare software malintenzionati. Anche perchè non si hanno i codici sorgenti dell'applicazione ed alcune funzioni potrebbero rimanere nascoste fino ad una loro attivazione in un secondo momento.

Le applicazioni più sicure sono indubbiamente quelle open source, in cui chiunque può visionare i sorgenti e vedere se c'è qualcosa di nascosto. In assenza di questa possibilità diffidate.

domenica 10 gennaio 2010

Quello che le specifiche non dicono

Bisogna sempre leggere attentamente le specifiche tecniche del prodotto che si intende acquistare, ma spesso questo non basta.

Facciamo alcuni esempi: touch screen ed accelerometro. Cosa dicono le specifiche di uno smartphone a questo proposito? Che ci sono oppure no. Ma sono tutti uguali?

Talvolta basta una semplice prova per far risaltare le differenze tra dispositivi simili. labs.moto.com ha confrontato il touch screen di 4 smartphone (Apple iPhone, HTC Eris, Motorola Doid e Google Nexus One) e quello dell'iPhone è risultato essere il dispositivo di input che registra meglio i vostri movimenti.

Le applicazioni dell'iPhone riescono a leggere l'acceleremotero con una frequenza di 100 volte al secondo (100 Hz). La Palm con la versione 1.3.5 di webOS, ha introdotto delle funzioni per innalzare la frequenza di lettura dell'accelerometro a 30 volte al secondo. Da notare che prima la frequenza era di 4Hz (4 volte al sec.), inadatta al controllo in situazioni di gioco. Evidentemente l'hardware non è cambiato, ma è il software a far la differenza.

Anche quando l'hardware è di prima scelta, non è detto che il software lo sfrutti al meglio. Tuttavia quest'ultimo è aggiornabile facilmente, mentre l'hardware no (specialmente nei dispositivi mobili).

Vengo anch'io!

Anche Intel intende scendere nel mercato degli smartphone e dei tablet? Ovviamente è un mercato in espansione che fa gola a tutti ed anche intel vuole essere nalla partita. Sicuramente il sistema operativo per valorizzare al meglio la sua piattaforma non gli manca: Moblin. Da notare che anche questo sistema operativo, come Android e webOS, si basa su Linux.

venerdì 8 gennaio 2010

Legami

Nel discorso di Steve Ballmer al CES 2010, c'è un altro annuncio che però sembra essere passato in sordina. Oltre ai mirabolanti numeri, Ballmer ha annunciato che Microsoft ed HP hanno siglato un accordo in base al quale (per almeno 3 anni, in 42 paesi) sui pc del primo costruttore al mondo, HP appunto, bing sarà il motore di ricerca di default e MSN la homepage di default. Insomma, avendo qualche difficoltà ad imporre Internet Explorer come browser preinstallato in Windows, Microsoft sta cercando nuove strategie commerciali per imporre l'uso dei suoi prdotti. Ok, ok, anche Android è legato a doppio filo ai servizi web di Google.

msSlate - critiche

Il discorso al CES tenuto dal presidente di Microsoft Steve Ballmer, ha deluso molti. Tanti numeri per infondere fiducia nella propria ditta e poca sostanza: la presentazione dello Slate, sviluppato con HP. Il resto è la conferma di cosa note da tempo come Project Natal (per interagire con la XBox senza alcun controller).

Anche il cosiddetto "Slate", però, non ha suscitato grandi entusiasmi. La principale critica deriva dall'interfaccia usata: quella classica di windows, senza adattarla al tipo di dispositivo nè tantomeno all'input di tipo touch. Computer con Windows utilizzabile con le sole dita se ne sono già visti parecchi e tutti, a mio parere, hanno il difetto della scarsa interazione uomo/macchina. Probabilmente a Redmond pensano che l'interfaccia sia familiare ai più e che gli utenti si sentano disorientati nel vederne una nuova. Non gli è bastato il flop fatto sui telefonini?

Personalmente ritengo sia molto comodo avere un PC completo a portata di mano. Dove poter anche sviluppare applicazioni o siti web. Ma, parliamoci chiaro, questa è una mia deformazione. Il pubblico vuole (mi ripeto ancora una volta) internet e giochi e lavorare in casi di emergenza sui propri documenti, ma sa che non può fare tutto come fosse un vero pc. In ogni caso, un'interfaccia ad hoc aiuterebbe l'utente.

A queso punto ci si aspetta qualcosa da Apple. Un'interfaccia mirata ed un sistema operativo che sia o qualcosa tra l'iPhone OS ed il Mac OS X oppure un'evoluzione dell'iPhone OS. Un OS che permetta di lavorare su dispositivi con uno schermo nettamente maggiore di quello del telefonino e che permetta finalmente un vero multitasking. Personalmente auspico quest'ultima evoluzione, ma per quel poco che conosco Apple non ci scommetterei.

Sembra comunque che HP stia valutando anche altre possibili strade: pare abbia sviluppato anche uno Slate con Android (nessun annuncio ufficiale).

Infine, sembra che pure Dell stia studiando un dispositivo (con monitor da 5") con Android.

Giochi plug-in

Al CES di Las Vegas, Palm presenta il suo PDK: Plug-in Development Kit. Un nuovo strumento che permetterà agli sviluppatori di applicazioni per webOS di scrivere plug-in in C o in C++.

Le applicazioni per webOS erano finora scritte usando solamente HTML, JavaScript e CSS. Queste tecnologie sono molto conosciute e permettono un rapido sviluppo delle applicazioni, ma come ho già scritto in un post precedente non permettono di sfruttare al meglio l'hardware della macchina per avere applicazioni veloci.

Interessante il fatto che questa piattaforma si basi su tecnologie opensource: GCC e SDL.

Penso che l'approccio di Palm sia molto valido in quanto permette uno sviluppo rapido per applicazioni semplici (che non necessitano di sfruttare a fondo l'hardware), ma al contempo permette con l'ausilio del PDK di spingere sull'acceleratore quando serve. Similmente alla accoppiata SDK (basata su java) e NDK di Andorid.

Il PDK non è ancora disponibile per tutti gli sviluppatori, ma alcuni partner di Palm hanno già presentato le prime applicazioni: ovviamente si tratta di giochi.

giovedì 7 gennaio 2010

2010: an ebook Odyssey?

Sembra che molti produttori siano decisi a spingere sugli ebook per questo 2010. Gli ebook sono dei "libri digitali", o meglio dei dispositivi che permettono di leggere libri memorizzati in un formato digitale. Ce ne sono già diversi ed ora Amazon esce dagli USA col suo Kindle DX.

Questi dispositivi propongono agli utenti finali la comodità di avere centinaia di libri sempre a portata di mano, con la possibilità di scrivere note e fare ricerche (ed alcuni anche di connettersi ad internet) e di leggere i quotidiani. Volete mettere la bellezza di alzarsi il mattino, sedersi a colazione e trovare già il proprio quotidiano preferito? Ovviamente non gratuitamente. I quotidiani sono in abbonamento, ma ad un prezzo inferiore a quello dell'abbonamento alla versione cartacea, ma con la suddetta comodità.

Dall'altro lato gli ebook devono garantire agli editori non solo una valida alternativa al mercato cartaceo, ma anche la blindatura dei contenuti, in modo che gli utenti non se li passino tra loro. Ecco quindi l'uso di sistemi DRM, che come al solito vengono spesso violati. Vi ricorda la storia dell'editoria musicale? non è un caso.

Il presidente di Microsoft, Steve Ballmer, ha oggi annunciato al CES di Las Vegas dei nuovi dispositivi prodotti con HP denominati "slate" (lavagnette, piccoli portatili senza tastiera) con queste parole: "Slate PCs that will be rolling into the marketplace this year... are perfect for reading, for surfing the Web and for taking entertainment on the go" (gli slate che saranno immessi sul mercato quest'anno... sono perfetti per leggere, per navigare sul web e per divertirsi in movimento).

Che ne dite? Abbiamo: ebook, internet e... giochi! Cosa vi ricorda tutto ciò? uno smartphone, magari? Guarda caso, molti chiamano iSlate il misterioso oggetto che probabilmente Apple presenterà alla fine del mese (il 26 o il 27 gennaio). Microsoft ha voluto giocare d'anticipo?

Sembra un cocktail gustoso ed infatti numerosi commentatori prevedono un successo di mercato simile a quello avuto dai netbook negli ultimi 2/3 anni. Personalmente penso siano dispositivi attraenti e si sa che l'interfaccia touch è di moda. Volete mettere avere un mini-PC leggero, dal piccolo ingombro e con un display di circa 7-10", che si avvia rapidamente, permettendo di connettersi a internet, di leggere le email ed i propri libri preferiti e di giocare anche mentre si è fuori casa? Certo non è un dispositivo di cui tutti ne sentono la necessità, ma per molti sarebbe comodo.

Commento sulle specifiche

Poichè mi è stato richiesto un commento sulle specifiche del Nexus One rispetto all'iPhone e poichè penso che ci sarebbe molto da dire sull'argomento, ho deciso di scrivere questo post. Tuttavia penso anche che molto dipenda dall'uso personale che si vuol fare del prorpio smartphone e dai propri gusti.

Vediamo alcune cose: display di poco più grande sul Nexus e molto migliore la risoluzione di questo rispetto all'iPhone (infatti è una delle speculazioni più quotate per l'iPhone 4). Anche la fotocamera è migliore sul Nexus (le recensioni che ho letto sembrano confermare quello che si può solo supporre dai dati tecnici). Inoltre il dispositivo di Apple non supporta il Wi-Fi 802.11n. Anche la durata della batteria dichiarata sembra superiore sul dispositivo di Google (ma non ho conferme poichè sembra che pochi l'abbiano usato a lungo, finora) che inoltre dispone di un processore molto veloce. Sembra però che il Nexus, manchi dei sensori di prossimità e luminosità che l'iPhone usa principalmente per risparmiare le batterie (spegnendo lo schermo quando è tenuto vicino all'orecchio e dosando la luminosità del monitor quando in funzione della luce ambientale).

Il Nexus dispone anche di una porta micro USB, come probabilmente l'iPhone 4 e tutti i nuovi dispositivi, visto che i costruttori hanno fatto un accordo per usare tutti uno stesso connettore per i carica batterie e lo standard è appunto il micro USB.

Molto utile è anche la porta micro SD per le schedine di memoria del Nexus One. Personalmente, tuttavia, ritengo che la memoria integrata di soli 512 MB sia un po' scarsa. Ok che posso salvare tutto sulla schedina e che questa è leggibile anche da altri dispositivi, ma credo che sia più lenta e nella mia esperienza passata di palmari con memorie esterne facevo sempre confusione su quale scheda conteneva cosa.

Sicuramente un plus non indifferente dell'iPhone è l'elevato numero di applicazioni disponibili: oltre 125.000 contro le 16.000 dell'Android. Anche che solo l'1% di tutte queste applicazioni sia valido, ce ne sono un bel po'.

La maggior maturità del sistema operativo iPhone OS costituisce un secondo plus: i giochi per iPhone sono attualmente più giocabili e meglio rifiniti visivanmente di quelli per Android. Anche il fatto che finora coi dispositivi di Apple è sempre stato possibile aggiornare il sistema operativo alla nuova versione è un punto positivo non indifferente, mentre alcuni dispositivi con Android non sono aggiornabili (per incompatibilità o per troppe personalizzazioni del produttore che non ha interesse a dare un aggiornamento con le personalizzazioni o altro).

Altri punti a vantaggio di Android sono: il multitasking, la cui mancanza si sente molto su iPhone (ed è infatti molto richiesto dagli utenti) e la maggior apertura del sistema operativo (pensate che potete acquistare le applicazioni anche da fonti diverse dall'Android Market).

Indubbiamente la politica di Apple di creare il software ottimizzato per il proprio hardware da dei vantaggi sui PC della casa della mela, ma non credo che l'Android open handset alliance possa permettersi questo lusso (lusso che si può permettere invece Palm col suo webOS).

Infine, sarebbe molto interessante comparare il Nexus One con altri dispositivi dotati di Android come il Motorola Droid e la sua versione europea Milestone. A questo punto si vede che il Nexus non è un telefono rivoluzionario, ma una semplice evoluzione del preesistente.

Per gioco

Ho sempre pensato che la diffusione sui computer domestici di un sistema operativo piuttosto che di un altro fosse lega all'aspetto ludico. In altre parole, molti utenti domestici usano Windows non solo perchè è l'unico che conoscono, non perchè è l'unico che ha quelle applicazioni di cui necessitano (per Linux si trova più o meno tutto, a parte CAD, modellazione 3D e... giochi), ma perchè è la piattaforma per cui ci sono più giochi.

Confessate: lo usate per giocare, vero?

Sembra che i produttori di telefonini siano daccordo con me. Apple sta posizionando iPhone e (maggiormente) iPod Touch come console da gioco portabile (per quest'ultimo usa slogan tipo: "Il divertimento sale di livello" - "Una grandiosa console portatile" - "Next level fun" - "A great portable game player"); Palm sta modificando webOS per permettere giochi più fruibili, in seguito a pressanti richieste degli utenti; una delle principali critiche rivolte ad Android è l'assenza di giochi di alto livello dal punto di vista della grafica e della rapidità di risposta.

Oltre all'accesso a internet, sembra dunque che gli utenti vogliano giochi.

L'accesso ad internet viene garantito da tutte le piattaforme recenti. Tuttavia, mentre sui PC domestici ci sono differenze marcate tra un sistema e l'altro, negli smartphone la differenza è attutita:
  • Android, webOS e iPhone derivano da sistemi Unix (i primi 2 da Linux, il terzo da FreeBSD) intrisecamente più sicuri di windows;
  • tutti e tre hanno un browser che appoggia su WebKit.
Ecco spiegato perchè chi tira le leve dietro lo sviluppo di questi sistemi operativi punti sul supporto ai giochi.

martedì 5 gennaio 2010

G-fonia

Il gioco si fa duro. Google ha deciso di entrare in campo con il suo telefono: Nexus One (specifiche).

Fin da subito si vede tutto il peso e l'abilità di Google con la rete: è gia disponibile un sito per familiarizzare con l'interfaccia e le applicazioni native dell'apparecchio. Secondo me è un'idea molto apprezzabile che tutti dovrebbero seguire per dar la possibilità ai prori possibili clienti di valutare l'oggetto prima dell'acquisto. Sono molto validi anche gli emulatori come hanno sia Android che webOS, ma sicuramente un sito è più alla portata di tutti.

Google diviene quindi concorrente diretto dei produttori di cellulari (oltre che di Apple). Il suo apparecchio non sarà solo una demo per gli altri produttori, ma sarà a breve in vendita negli USA (e non si sa quando in qualche paese d'Europa, per arrivare poi anche in Italia). Staremo a vedere come reagiranno gli altri produttori di telefoni cellulari che usano Android, come Samsung, Motorola e HTC, che è il costruttore anche del Nexus One.

Il telefono usa Android 2.1, sistema operativo basato su Linux e quindi molto meno blindato di iPhone OS. Tra l'altro pare che le applicazioni non saranno acquistabili solo via l'Android MarketPlace, ma anche da altre fonti. Molto apprezzabile: webOS docet.

Ma quale sarà la KillerApp di Google? secondo alcuni commentatori la multinazionale punta alla telefonia VOIP (cioè via internet), tramite Google Voice (che aveva sollevato un polverone quando la Apple lo aveva rifiutato sull'iPhone, secondo alcuni per le pressioni di AT&T, l'operatore che vende l'apparecchio negli USA) e considarando anche il recente acquisto di Gizmo5 da parte di Google...

Del resto anche AT&T si è pronunciata pochissimi giorni fa per l'estinzione delle vecchie linee telefoniche analogiche in favore della banda larga e del VOIP.

lunedì 4 gennaio 2010

Le prime mosse del 2010 (pt. 2)

Fra pochi giorni apre il CES (Consumer Electronics Show, 7-10 gennaio 2010, Las Vegas) e ci si aspetta qualche annuncio da Palm, che l'anno scorso vi presentò il Pre (entrato poi in commercio in giugno). Proprio negli ultimi giorni dell'anno scorso, Palm ha migliorato webOS con la versione 1.3.5, iniziando ad aprire la strada a OpenGL ES, migliorando la gestione della batteria e dell'accelerometro. Palm sta insomma lavorando su webOS per rendere possibili applicazioni sempre più veloci nel rispondere all'utente, in modo sia possibile creare, tra l'altro, numerosi videogiochi.

Ci sarà poi una conferenza/annunci da parte di Apple, il 26 gennaio...

Le prime mosse del 2010

Credo che Google non sia molto contenta dell'andamento delle vendite di Android. Forse questo è dovuto al fatto che i produttori di cellulari si sono preoccupati molto più di diversificare il loro prodotto da quello dei concorrenti (o anche dello stesso produttore) che creare una base standard. Come conseguenza si hanno smartphone che possono fare l'upgrade all'ultima versione del sistema operativo ed altri no. Gli sviluppatori devono quindi tenere conto di questa frammentazione dell'installato e sviluppare per la versione precedente o sviluppare 2 versioni.

Domani, 5 gennaio 2010, Google terrà una conferenza in cui pare presenterà la sua versione di un cellulare con Android. Non è ancora ben chiaro se questa sia una versione di riferimento o se Google intende entrare direttamente nel mercato degli smartphone.

Mobile OS Wars - fine 2009

Nel campo dei sistemi operativi per smartphone c'è molto movimento. Tutto è iniziato con l'iPhone di Apple che ha portato nuove idee nel settore. Niente di rivoluzionario, in realtà: rifiniture e facilità d'uso innanzitutto. Ne riparleremo nei prossimi giorni.

Attualmente Symbian (Nokia) ed iPhone OS (Apple) sono i due sistemi operativi mobile più diffusi. Seguono da lontano Google con il suo Android ed il sistema di RIM (avete presente BlackBerry?). Windows CE è considarato ormai superato da tutti i commentatori e la stessa Microsoft sta puntando sulla prossima (fine 2010) versione 7. Da notare anche la diffusione del WebOS di Palm.

Si può vedere la situazione attuale in questo grafico creato da StatCounter:


Browser wars - fine 2009

La diffusione dei browser vede ancora in netto vantaggio i vari Internet Explorer 6, 7 e 8, ma in continuo calo. In crescita sono invece (Mozilla) Firefox, (Google) Chrome e (Apple) Safari.

Secondo alcune rilevazioni (StatCounter), alla fine del 2009 Firefox 3.5 è il browser più utilizzato, se si distinguono le singole versioni di ogni browser.


Proprio verso la fine dell'anno Google ha superato il browser di Safari, ma potrebbe essere solo una vittoria momentanea, legata al rilascio delle versioni per Mac OS X e per Linux e quindi al desiderio di testare il browser da parte di quiesti utenti, che però potrebbero tornare ad usare il loro browser precedente.

Come vedete sono in campo grandi multinazionali, Microsoft, Apple e Google, ed un progetto open-source: Mozilla. Il gioco non è indubbiamente per principianti.

E' interessante notare come Safari e Chrome siano basati sul progetto open source WebKit, derivato da KHTML, il componente di KDE alla base di Konqueror.

Anche la comunità europea è scesa in campo costringendo Microsoft a mettere in grado gli utenti di scegliere il proprio browser, anche a scapito di quello preinstallato (per evitare un abuso di posizione dominante). Nelle versioni europee di Windows 7, infatti, appare un cosiddetto "ballot screen" in cui l'utente, durante l'installazione, potrà (e dovrà) scegliere il browser di default (che viene eventualmente installato).

Personal Computer Wars

Nel corso di questi anni si sono combattute numerose guerre, ma in questo blog intendo parlare di quei conflitti (commerciali e d'immagine) combattuti nell'ambito dei personal computer.

La più famosa è probabilmente la Prima Guerra dei Browser avvenuta negli anni '90, in cui Internet Explorer soppiantò Netscape Navigator.

Ma ce ne sono altre e tuttora in corso, come la Seconda Guerra dei Browser e la guerra dei sistemi operativi. Quest'ultima potrebbe apparire come una guerra fredda, ma negli ultimi tempi si sta accendendo molto: da un lato la discesa in campo di Google con Chrome OS, dall'altro per la conquista del mondo degli smartphone.

Il termine guerre sembra forse eccessivo, ma pare che molti facciano del proprio Personal Computer una questione personale e quindi anche il sistema operativo ed il browser che usano diventa una questione personale.

Se non sapete cos'è un sistema operativo forse questo non è il blog per voi o forse è giunta l'ora che impariate a conoscere meglio il PC che usate ;-)

XXI Luna

Dopo molto esitare ho finalmente deciso di creare un mio blog.

Una delle cose che mi ha spinto a crearlo è stato un botta e risposta sul mio account di facebook, che mi ha mostrato come certe mie idee possano interessare ad altri.

In questo blog parlerò di open source, informatica e per certi versi di economia e costumi.

Perchè XXI Luna
Intendo parlare di desideri ed aspirazioni in questo scorcio di XXI secolo, ovvero della luna come meta irraggiungibile. Ma cercherò anche di vedere le cose con distacco (dalla luna, o almeno ci proverò) e possibilmente da un punto di vista diverso.