Eppure c'è questa continua rincorsa a funzioni più esoteriche che utili. Ogni nuova versione ha più funzioni, quindi è più "grossa", più pesante o (semplicemente) più lenta.
Finché qualcuno (ri)parte con un software base, semplice e direi utilizzabile. Ad esempio, fu così che Mozilla, sottoposto ad una notevole cura dimagrante, divenne Firefox. Ed è per questo che fortunatamente talvolta delle nuove piccole ditte se ne escono con software leggeri e veloci che possono competere coi pachidermici dinosauri del passato. Forse è per questo che si diffondono smartphone e tablet: applicazioni semplici e focalizzate.
Tutttavia, ogni nuovo applicativo nato snello nel tempo ingrassa e ingigantisce: gli utenti chiedono questa e quell'altra nuova caratteristica ed il marketing necessita di nuove funzionalità da sbandierare come necessarie.
Inevitabile? No.
La soluzione più diffusa è quella di concentrarsi sulle funzionalità fondamentali e permettere lo sviluppo di funzionalità esterne come plug-in.
L'ideale è comunque ricordare sempre il caposaldo della filosofia UNIX:
Write programs that do one thing and do it well
(Scrivete programmi che facciano una cosa sola, ma la facciano bene).