venerdì 9 luglio 2010

Usando la cloud (pt. 4ª) - Considerazioni



Come si è visto nei post precedenti, Google offre diversi servizi basati sulla cloud (Docs, Reader, Picasa, ecc., ma anche GMail, in fondo è un servizio basato sulla cloud). Tuttavia, piccole aziende riescono ancora a ritagliarsi una piccola area in cui eccellono ed in cui sviluppare il proprio business. Instapaper, ad esempio, ha un solo sviluppatore.

Se volete buttarvi nel mondo dei servizi cloud probabilmente c'è ancora spazio. Ricordatevi di offrire un servizio che semplifichi la vita a chi si collega ad internet da dispositivi diversi e spesso mobili o di offrire qualche comodità ai vostri utenti.

Per poter raggiungere il maggior numero di utenti dovrete realizzare un'applicazione web, ma per soddisfarli al meglio ed offrire loro una miglior User Experience (UX) dovrete (ne ho parlato anche qui) scrivere applicazioni native per i principali sistemi operativi e per i principali dispositivi mobili. Come ad esempio fa Dropbox disponibile, oltre che via web, con applicazioni native per Windows, Linux, Mac OS X, iPhone, iPad, Android e BlackBerry.

I dispositivi mobili, come smartphone e tablet, sono sicuramente più portati a sfruttare i servizia della cloud, vuoi per le ridotte risorse interne, vuoi perché il software preinstallato è rivolto ad interfacciarsi ad internet. La diffusione di questi dispositivi e delle reti wireless quindi porta sempre più utenti verso la cloud.

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