martedì 20 luglio 2010

App Store e Utenti

Come dicevo in un post precedente, gli Store di applicazioni piacciono agli sviluppatori perché inducono gli utenti a spendere. Ma gli stessi Store piacciono anche agli utenti.

La censura fatta dallo Store di Apple da un lato limita le libertà dell'utente, dall'altro gli infonde sicurezza contro frodi e software malevolo. Una sicurezza magari illusoria, eccessiva, ma non priva di garanzie. Infatti, un recente caso di truffa avvenuto tramite AppStore ha visto Apple farsi garante per gli utenti e rimborsare tutti i soldi truffati.

Lo store di Android è meno selettivo, ma anche Google non esita ad eliminare delle applicazioni quando scopre che sono truffaldine,arrivando addirittura a cancellarle dai cellulari dei clienti che le hanno scaricate. A dirla tutta, il Market di Android avverte gli utenti delle caratteristiche a cui ha accesso l'applicazione che si sta installando: localizzazione, informazioni personali, servizi a pagamento, ecc. E' una caratteristica che apprezzo molto, ma è valida solo se l'utente è conscio di ciò che sta facendo.

Gli Store sono apprezzati anche perché permettono di aggiornare tutte le applicazioni senza dover andare a verificare per ognuna se c'è un aggiornamento. Lo sanno bene gli utenti Linux che hanno a disposizione strumenti per l'installazione e l'aggiornamento da diversi anni (ad esempio Synaptic, PackageKit ed il più recente Ubuntu Software Center).

Il legame tra sistema operativo e software creato con gli Store è un servizio il cui apprezzamento denota come gli utenti siano scontenti di avere dei problemi coi loro PC e sentirsi rispondere da chi gli fornisce il sistema operativo "è colpa delle applicazioni" e da chi scrive il software "è colpa del sistema operativo". Infine l'applicazione per accedere allo Store è preinstallata e di facile navigazione, per cui l'utente è tentato di navigarci.

Gli Store, quindi, agli utenti offrono:
+ facilità di installazione e aggiornamento;
+ maggiori garanzie per le carte di credito;
+ maggiori garanzie sul funzionamento del software;
- minori libertà di scelta.
A quanto pare gli utenti sono disposti a sacrificare alcune libertà per avere qualche garanzia in più.

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