domenica 18 luglio 2010

App Store e sviluppatori

Nei sistemi operativi tradizionali si ha la seguente regola: al crescere del numero di utenti di una piattaforma ne consegue l'aumentare del numero di sviluppatori. Per i sistemi operativi dei dispositivi mobili questa legge non vale, o almeno non è così immediata.

Infatti, da recenti analisi si vede come gli sviluppatori si spostino sulle piattaforme che (almeno nel breve termine) sono più remunerative, abbandonando le più diffuse.

Mentre i dispositivi con Java ME (circa 3 miliardi), Symbian (390 milioni) e BlackBerry (oltre 200 milioni) sono nettamente più diffusi di quelli con Android (circa 20 milioni) e iOS (60/70 milioni), gli sviluppatori nella prima metà del 2010 prediligono nettamente queste 2 piattaforme.

Il motivo non è legato a scelte tecniche, ma semplicemente al fatto che c'è un maggiore ritorno economico su queste piattaforme. Quanti di coloro che hanno in tasca un dispositivo con Symbian o Java ME hanno acquistato applicazioni per queste piattaforme? Io ne conosco pochissimi. Viceversa, tutti i miei conoscenti con iPhone hanno acquistato almeno una applicazione. Benché gli utenti di Android usino un maggior numero di applicazioni gratuite rispetto agli utenti di altri sistemi operativi mobili, anche loro usano applicazioni a pagamento.

Il merito di questo cambiamento di atteggiamento da parte degli utenti credo che si debba principalmente agli Store di applicazioni che permettono di cercare, installare ed aggiornare con facilità le applicazioni e infondono fiducia agli utenti. Gli acquirenti, infatti, preferiscono sicuramente dare i dati della loro carta di credito ad un singolo Store piuttosto che a decine di siti spesso poco o per nulla conosciuti.

In seconda battuta anche la facilità d'uso dei più recenti sistemi operativi per dispositivi mobili invoglia gli utenti a lavorarci.

Bisogna infine ricordare che Android ed, in particolare, iPhone, sono rivolti alla fascia alta del mercato. Questo (magari sommato al punto precedente) potrebbe in parte spiegare il minor successo degli store di Nokia, i cui prodotti sono rivolti principalmente alle fasce media e bassa (inoltre Nokia soffre di una notevole frammentazione della sua piattaforma), e di RIM, rivolta maggiormente al settore aziendale.

Insomma: al crescere del numero degli utenti disposti a pagare applicazioni per una piattaforma mobile ne consegue l'aumentare del numero di sviluppatori.

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