lunedì 26 luglio 2010

Quale maggioranza?

Un mio collega mi ha detto che aveva provato Ubuntu, ma che per mancanza di un driver era tornato ad usare "il sistema operativo che usa la stragrande maggioranza".

Allora pensai che avesse comprato un PC nuovo con Seven: niente di tutto questo aveva (re-)installato XP. E ha ragione lui. La cosa strana (almeno per me) è che a tutt'oggi il sistema operativo più diffuso è un sistema uscito nel 2001, di cui la casa madre da supporto gratuito solo per problemi di sicurezza. Un sistema operativo che non sfrutta l'hardware più recente né avrà evoluzioni.

È ormai un luogo comune che in informatica un anno ne valga 10, ma allora come è possibile che si usi un sistema operativo che ha quasi 9 anni? Vista non è stato un successo e 7, nonostante i proclami di Microsoft, non ha ancora soppiantato i 2 predecessori (come si vede dal seguente grafico tratto da Wikipedia).


Sicuramente agli utenti piace usare un sistema conosciuto. Immagino che vada bene sui netbook, ma sui PC di ultima generazione non lo vedo proprio. Vi immaginate un computer con 16GB di RAM con XP che ne vede 3? Per non parlare dei quadriprocessori (fisici e/o virtuali).

Probabilmente i PC odierni fanno troppo per l'utente medio. E allora via di netbook, tablet ed iPad. Il prossimo passo? La conquista della TV.

2 commenti:

  1. Chiamasi "inerzia" che come definisce Newton: "ogni corpo, in qualunque condizione si trovi, si sforza di perseverare nel suo stato corrente, sia esso di quiete o di moto". :)

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  2. Indubbiamente c'è una componente inerziale (dove non c'è?), ma mi sembra che la spinta di XP sia esaurita da un bel po' eppure gli utenti lo chiedono mentre Microsoft avrebbe voluto dismetterlo da un bel po'. Mentre per netbook, tablet ed iPad non si può parlare certo di inerzia. Mi sembra che gli utenti vogliano solo poche semplici funzioni e non rincorrano i sistemi più potenti:
    http://xxiluna.blogspot.com/2010/03/pareto-gli-mp3-e-la-cloud.html

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