domenica 5 dicembre 2010

Markdown

Mi capita spesso di scrivere documenti usando un semplice editor di testo.

Un editor di testo si trova su un qualsiasi PC (foss'anche vi), smartphone e altro. Inoltre, ho sempre preferito il contenuto alla forma.

Tuttavia, devo riconoscere che anche la forma ha la sua importanza. La forma di un testo è la sua formattazione. Come formattare del testo semplice?

Nell'era di internet si usano sempre più dei riferimenti ipertestuali: come inserirne in un file di testo in modo che da questo si possa creare facilmente del codice (HTML) per la pubblicazione su internet?

Finora ho risposto a queste esigenze limitando al minimo la formattazione ed inserendo dei caratteri speciali per evidenziare un link, la necessità di un link o del testo da rivedere. Il tutto va poi rivisto prima della pubblicazione.

Poi, mi sono imbattuto in Markdown.

Markdown è (1) sia un'utility che converte del semplice testo in HTML, (2) sia la semplice sintassi da usare per ottenere testo formattato, link ed immagini.

In questo modo è possibile scrivere con un editor testuale ed una sintassi molto più semplice di quella di HTML, delle pagine pronte per il web (come queto post).

Ad esempio, per avere del codice in grassetto basta usare: **grassetto** o __grassetto__; per avere il corsivo (italic): *italic* o _italic_.

Per i link: [esempio](http://url.com/)

Per le immagini: ![alt text](/path/img.jpg)

E molto altro ancora...

Potete provarlo con Dingus, un'applicazione web che trasforma il vostro testo e visaulizza sia il codice HTML corrispondente che un'anteprima del risultato.

E' proprio il caso di dirlo (Unix philosophy):

Write programs to handle text streams, because that is a universal interface.


Note

  • L'utility è scritta in Perl con licenza tipo BSD. Ne esiste una versione più recente scritta in Python, che mi ha dato risultati migliori.
  • Ci sono varie applicazioni per smartphone che usano questa sintassi, visualizzano un'anteprima ed esportano il codice HTML.
  • Questo post è stato scritto usando Markdown.

Approfondimenti:

1 commento:

  1. concordo, anche io lo adoro e lo userei estensivamente nei miei progetti putroppo la realtà è che molti clienti/utenti ma anche colleghi capaci non amano il concetto di mescolare riferimenti "metadati" al loro testo e non riescono a visualizzare automaticamente il risultato del loro lavoro sul testo con il risultato che preferiscono e chiedono un editor wysiwyg canonico.
    non so se sia questione di abitudine, pigrizia, cultura, preferenza, pregiudizio o addirittura arrivo a ipotizzare "talento innato", fatto sta che non è un sistema che non piace a tutti, e me ne rammarico molto perché da solo risolverebbe il problema del markup non semantico nelle pagine web editate da non specialisti.

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