mercoledì 5 maggio 2010

Piattaforme al bivio

Un sistema operativo da solo non può avere successo, anche se è il migliore, il più avanzato e quello col miglior rapporto qualità/prezzo. Necessita di almeno altre 2 cose: una buona piattaforma (di sviluppo) e di molti utenti/sviluppatori.

Il numero di utenti e quello degli sviluppatori sono (solitamente) legati in modo stretto fra di loro: più ci sono sviluppatori, più ci sono applicazioni; più applicazioni, maggior possibilità per un generico utente di trovare ciò che cerca, quindi maggior numero di utenti; più utenti significa più possibili clienti e quindi più sviluppatori si dedicheranno a quella piattaforma; ciò genera ancora più applicazioni, che portano più utenti, che attirano più sviluppatori che creano più applicazioni che attraggono altri utenti, ecc. ecc. In un continuo crescendo. (O almeno finché un'altra piattaforma emergente riesce ad attrarre a sé sviluppatori e utenti.)

Come si innesca il meccanismo? Questo probabilmente è un mistero per tutti: alcuni ci riescono altri no (come OS/2, BeOS, ecc.). Meglio partire creando una comunità di sviluppatori o distribuendo la piattaforma a molti utenti? Non saprei dirvi.

Quando non ci si riesce o arriva il momento di altre piattaforme, bisogna dare una svolta.

Palm
WebOS, il sistema operativo per smartphone creato da Palm è giudicato dai più come molto valido. Palm ha cercato di attrarre e favorire gli sviluppatori in ogni modo. Eppure non ha riscontrato successo di pubblico. Commentatori vari hanno scritto sul perché di questo insuccesso. Ora Palm verrà acquistata da HP. Vedremo cosa ne farà: smartphone? Tablet? Tra l'altro Palm possiede i diritti di BeOS.

Nokia
La casa finlandese è nel bel mezzo di un passaggio tra una piattaforma molto diffusa, ma superata, ed una completamente nuova: da Symbian a MeeGo. Intanto sta rivitalizzando quella precedente (tra l'altro facendo diventare Symbian open source), senza spingere ancora sulla nuova. Corteggia gli sviluppatori con strumenti multipiattaforma (Qt funziona su Symbian, MeeGo, Android, Windows, Linux, Mac OS X, ecc.) e, proprio come aveva fatto Palm, con standard web: HTML, CSS e JavaScript.

Microsoft
Anche il gigante di Redmond si trova in una situazione di passaggio: da Windows Mobile 6 a Windows Phone 7. A differenza di Nokia, bigM ha abbandonato utenti e sviluppatori della vecchia piattaforma. Microsoft sta lavorando per creare hype sulla nuova piattaforma e questo le è riuscito. Riuscirà a riconquistare gli utenti abbandonati? Sicuramente dispone di grandi risorse finanziarie per spingere la nuova piattaforma. Inoltre sembra intenzionata a spingere sull'integrazione con Office. Purtroppo alcuni utenti credono ancora alla possibilità di avere qualcosa di simile a quel Windows che hanno sul PC anche su un telefono. In realtà, visto le risorse hardware richieste ed il diverso tipo di input la cosa non è possibile.

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