lunedì 22 febbraio 2010

WAC?

Forse qualcuno dei miei 4 lettori, si sarà accorto che non ho parlato dell'annuncio fatto, durante lo MWC 2010, da numerosi operatori di telefonia mobile e costruttori di cellulari a proposito di un'alleanza per creare uno store comune a tutti. Questa alleanza, chiamata Wholesale Applications Community (WAC) è evidentemente un tentativo di risposta all'enorme successo dell'AppStore di Apple.

In realtà, non ne ho parlato perché ritengo non possa avere successo. Numerose piattaforme coinvolte: sistemi operativi diversi, hardware diverso, interfacce diverse, risoluzioni diverse, operatori e store diversi... eppure un'applicazione dovrebbe funzionare nello stesso modo su tutti i dispositivi?? Innanzitutto queste applicazioni dovrebbero basarsi su un minimo comune denominatore: risoluzione minima, hardware minimo, accelerazione grafica minima, no GPS, eccetera. Ma allora perché il pubblico dovrebbe acquistare l'ultimo modello superpotente? Per non parlare poi della frammentazione dovuta alla personalizzazione dei singoli operatori/produttori che andrebbe sommata a quella degli aggiornamenti.

Penso che ancora per qualche anno l'hardware degli smartphone vada sfruttato al massimo con codice ad hoc, poi magari arriverà il tempo in cui potranno gestire efficienti macchine virtuali.

Infine, cosa c'è di male se un'applicazione va modificata per ogni piattaforma? E' vero che piattaforme con molti utenti possono portare a prezzi più bassi per le applicazioni, ma in questo modo si omologano le applicazioni, mentre i bisogni degli utenti non sono omologhi: c'è spazio per le nicchie, ma sembra che a queste ditte manchi il coraggio per sfruttarle.

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