Qualcuno sostiene che MeeGo non ha grandi prospettive, esattamente come la WAC. In realtà le differenze sono numerose e notevoli. Ne esporrò alcune.
Entrambi i progetti si rivolgono a dispositivi diversi, ma mentre il progetto della WAC considera principalmente telefoni cellulari e smartphone con sistemi operativi diversi, MeeGo considera apparecchi diversi (smartphone, netbook, tablet, televisori, dispositivi embedded, ecc.), ma tutti con uno stesso sistema operativo, MeeGo appunto.
Inoltre MeeGo non promette la chimera del "scrivi una volta, esegui ovunque" (vi ricordate il famoso slogan di Sun: "write once, run everywhere"?). Anzi, ci saranno almeno 2 store (essendo un progetto libero chiunque può fare il suo): quello di Nokia e quello di Intel. Il sistema operativo girerà, tra l'altro, su dispositivi con processori ARM o Intel e quindi le applicazioni vanno compilate per il processore desiderato.
Se questo non bastasse, c'è da dire che MeeGo si basa su 2 tecnologie mature e che hanno già dato prova delle loro capacità. La prima, il kernel Linux, è un sistema operativo che funziona benissimo su apparecchi di ogni tipo: server aziendali, router, NAS, dischi multimediali, robot, telefoni, televisori, navigatori satellitari, ecc. ecc. La seconda, il framework Qt, permette di scrivere applicazioni multipiattaforma (per Linux, per Windows, per Mac Os X, per Symbian e altri) al costo di una semplice ricompilazione.
Insomma, le premesse tecnologiche ci sono già tutte.
mercoledì 24 febbraio 2010
MeeGo
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lunedì 22 febbraio 2010
WAC?
Forse qualcuno dei miei 4 lettori, si sarà accorto che non ho parlato dell'annuncio fatto, durante lo MWC 2010, da numerosi operatori di telefonia mobile e costruttori di cellulari a proposito di un'alleanza per creare uno store comune a tutti. Questa alleanza, chiamata Wholesale Applications Community (WAC) è evidentemente un tentativo di risposta all'enorme successo dell'AppStore di Apple.
In realtà, non ne ho parlato perché ritengo non possa avere successo. Numerose piattaforme coinvolte: sistemi operativi diversi, hardware diverso, interfacce diverse, risoluzioni diverse, operatori e store diversi... eppure un'applicazione dovrebbe funzionare nello stesso modo su tutti i dispositivi?? Innanzitutto queste applicazioni dovrebbero basarsi su un minimo comune denominatore: risoluzione minima, hardware minimo, accelerazione grafica minima, no GPS, eccetera. Ma allora perché il pubblico dovrebbe acquistare l'ultimo modello superpotente? Per non parlare poi della frammentazione dovuta alla personalizzazione dei singoli operatori/produttori che andrebbe sommata a quella degli aggiornamenti.
Penso che ancora per qualche anno l'hardware degli smartphone vada sfruttato al massimo con codice ad hoc, poi magari arriverà il tempo in cui potranno gestire efficienti macchine virtuali.
Infine, cosa c'è di male se un'applicazione va modificata per ogni piattaforma? E' vero che piattaforme con molti utenti possono portare a prezzi più bassi per le applicazioni, ma in questo modo si omologano le applicazioni, mentre i bisogni degli utenti non sono omologhi: c'è spazio per le nicchie, ma sembra che a queste ditte manchi il coraggio per sfruttarle.
In realtà, non ne ho parlato perché ritengo non possa avere successo. Numerose piattaforme coinvolte: sistemi operativi diversi, hardware diverso, interfacce diverse, risoluzioni diverse, operatori e store diversi... eppure un'applicazione dovrebbe funzionare nello stesso modo su tutti i dispositivi?? Innanzitutto queste applicazioni dovrebbero basarsi su un minimo comune denominatore: risoluzione minima, hardware minimo, accelerazione grafica minima, no GPS, eccetera. Ma allora perché il pubblico dovrebbe acquistare l'ultimo modello superpotente? Per non parlare poi della frammentazione dovuta alla personalizzazione dei singoli operatori/produttori che andrebbe sommata a quella degli aggiornamenti.
Penso che ancora per qualche anno l'hardware degli smartphone vada sfruttato al massimo con codice ad hoc, poi magari arriverà il tempo in cui potranno gestire efficienti macchine virtuali.
Infine, cosa c'è di male se un'applicazione va modificata per ogni piattaforma? E' vero che piattaforme con molti utenti possono portare a prezzi più bassi per le applicazioni, ma in questo modo si omologano le applicazioni, mentre i bisogni degli utenti non sono omologhi: c'è spazio per le nicchie, ma sembra che a queste ditte manchi il coraggio per sfruttarle.
giovedì 18 febbraio 2010
Vecchia scuola
Consideriamo i due motori di ricerca su internet che fanno più parlare si sè: Google e Bing.
Il primo si basa su un algoritmo chiamato PageRank, sviluppato da Larry Page e Sergey Brin i quali sono partiti dagli studi di Eugene Garfield e Massimo Marchiori dell'università di Padova, città in cui è nato.
Il secondo si basa sulla tecnologia sviluppata da Powerset, fondata da Barney Pell e Lorenzo Thione, nato e cresciuto a Como.
La scuola italiana funziona, o almeno funzionava. Sta di fatto che per lo sviluppo commerciale di idee come queste l'Italia non è il paese più adatto.
Il primo si basa su un algoritmo chiamato PageRank, sviluppato da Larry Page e Sergey Brin i quali sono partiti dagli studi di Eugene Garfield e Massimo Marchiori dell'università di Padova, città in cui è nato.
Il secondo si basa sulla tecnologia sviluppata da Powerset, fondata da Barney Pell e Lorenzo Thione, nato e cresciuto a Como.
La scuola italiana funziona, o almeno funzionava. Sta di fatto che per lo sviluppo commerciale di idee come queste l'Italia non è il paese più adatto.
lunedì 15 febbraio 2010
MWC 2010: MeeGo, Bada e Windows Mobile alle ortiche
Si è aperto il Mobile World Congress (MWC) 2010.
MeeGo
La sorpresa più inaspettata è stato l'annuncio di Intel e Nokia di unire i loro sistemi operativi open source, rispettivamente, Moblin e Maemo (entrambi basati su Linux), in un nuovo progetto: MeeGo. Il kernel Linux e l'avanzato toolkit multipiattaforma Qt, sono alla base del nuovo progetto.
Non so se sia giusto interpretare la notizia come un tirarsi indietro di Intel dall'affollato mondo dei sistemi operativi mobili o un tentativo di vendere processori a Nokia. Finora Intel sembrava molto impegnata nello sviluppo di Moblin. Nokia invece sembrava un po' essere in ritardo col suo Maemo. Il nuovo MeeGo non sarà dedicato ai soli Atom, ma anche ai processori ARM.
Non è stata presentata alcuna demo, ma le 2 aziende prevedono tempi stretti: prima versione il prossimo trimestre e prodotti entro l'anno. Il sistema supporterà sia lo store Nokia (Ovi Store) che quello Intel (AppUp).
Da notare che stiamo assistendo alla fusione di due distribuzioni Linux: cosa piuttosto rara.
Bada
Samsung presenta il suo primo smartphone basato sulla sua piattaforma Bada. Sembra che tutti vogliano avere un loro sistema operativo mobile (o un Store per applicazioni?). Il cellulare, denominato Wave, dovrebbe essere disponibile in primavera.
Windows Phone 7 Series
Questo è il nome del nuovo sistema operativo mobile che sostituirà Windows Mobile 6.x. Il sistema operativo è stato (ri)scritto da zero. Oggi è stata presentata la nuova interfaccia, che si allontana dal classico modello Windows con la barra e il pulsante start: assomiglia di più a quella del recente Zune HD. Il dispositivo permetterà anche la fruizione di alcuni contenuti di Xbox Live.
Credo che oltre a colmare il ritardo, Microsoft in questo caso dovrà anche farsi perdonare da chi ha investito in Windows Mobile (utenti e sviluppatori) il fatto che questo nuovo sistema operativo non è compatibile col precedente. Evidentemente, era proprio così scarso da buttarlo alle ortiche (ufficialmente dovrebbe andare a coprire la fascia bassa del mercato ancora per un po', sapete... almeno per qualche mese vorrebbero venderne ancora qualcuno).
Ho sempre trovato buffo che all'uscita di un nuovo sistema operativo Microsoft, tutti iniziassero a parlar male del precedente.
P.S.
Per tutti questi nuovi sistemi operativi, attendo che vengano rifiniti e presentati più in dettaglio per ulteriori considarazioni.
MeeGo
La sorpresa più inaspettata è stato l'annuncio di Intel e Nokia di unire i loro sistemi operativi open source, rispettivamente, Moblin e Maemo (entrambi basati su Linux), in un nuovo progetto: MeeGo. Il kernel Linux e l'avanzato toolkit multipiattaforma Qt, sono alla base del nuovo progetto.
Non so se sia giusto interpretare la notizia come un tirarsi indietro di Intel dall'affollato mondo dei sistemi operativi mobili o un tentativo di vendere processori a Nokia. Finora Intel sembrava molto impegnata nello sviluppo di Moblin. Nokia invece sembrava un po' essere in ritardo col suo Maemo. Il nuovo MeeGo non sarà dedicato ai soli Atom, ma anche ai processori ARM.
Non è stata presentata alcuna demo, ma le 2 aziende prevedono tempi stretti: prima versione il prossimo trimestre e prodotti entro l'anno. Il sistema supporterà sia lo store Nokia (Ovi Store) che quello Intel (AppUp).
Da notare che stiamo assistendo alla fusione di due distribuzioni Linux: cosa piuttosto rara.
Bada
Samsung presenta il suo primo smartphone basato sulla sua piattaforma Bada. Sembra che tutti vogliano avere un loro sistema operativo mobile (o un Store per applicazioni?). Il cellulare, denominato Wave, dovrebbe essere disponibile in primavera.
Windows Phone 7 Series
Questo è il nome del nuovo sistema operativo mobile che sostituirà Windows Mobile 6.x. Il sistema operativo è stato (ri)scritto da zero. Oggi è stata presentata la nuova interfaccia, che si allontana dal classico modello Windows con la barra e il pulsante start: assomiglia di più a quella del recente Zune HD. Il dispositivo permetterà anche la fruizione di alcuni contenuti di Xbox Live.
Credo che oltre a colmare il ritardo, Microsoft in questo caso dovrà anche farsi perdonare da chi ha investito in Windows Mobile (utenti e sviluppatori) il fatto che questo nuovo sistema operativo non è compatibile col precedente. Evidentemente, era proprio così scarso da buttarlo alle ortiche (ufficialmente dovrebbe andare a coprire la fascia bassa del mercato ancora per un po', sapete... almeno per qualche mese vorrebbero venderne ancora qualcuno).
Ho sempre trovato buffo che all'uscita di un nuovo sistema operativo Microsoft, tutti iniziassero a parlar male del precedente.
P.S.
Per tutti questi nuovi sistemi operativi, attendo che vengano rifiniti e presentati più in dettaglio per ulteriori considarazioni.
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venerdì 12 febbraio 2010
Google: cosa stai facendo oggi?
Ormai Google sta entrando in ogni mercato limitrofo a quelli in cui già si trova.
Ha iniziato come motore di ricerca, per poi diventare colosso della pubblicità. Quindi ha proseguito creando (anche attraverso svariate acquisizioni) un portale multiservizi: gMail, Google news, Google Docs, Google Maps, Google Voice, iGoogle, Picasa, YouTube, Blogger (ops), ecc. Ha creato un suo browser (Chrome), e ben due sistemi operativi: uno per smartphone (Android) ed uno per nettop/laptop (Chrome OS). Ed un server DNS. E wave. Ed uno smartphone col suo marchio. E, negli ultimi giorni, ha lanciato la sfida ai social network (primi tra tutti Facebook e Twitter) con Buzz. Ma non è ancora finita: ha annunciato che, a titolo sperimentale, fornirà accesso ad Internet su fibra ottica - 1 Gigabit al secondo - , ad un numero non ancora definito di utenti, numero compreso tra 50000 e 500000.
L'utente cosa ci guadagna? Un unico account, mille servizi integrati tra loro. E cosa ci perde? La privacy.
Ma dove vuole arrivare Google? E' solo un modo per cercare di marcare ogni possibile mercato emergente, per restare sull'onda, o c'è qualcosa d'altro? Vuole fornire ogni servizio relativo ad Internet? Qualcuno teme, addirittura, che punti a sostituire la rete con un network privato. Non credo proprio, un progetto simile mi ricorda la prima fallimentare MSN. Altri dicono che potrebbe diventare una sorta di grande fratello: come provider potrebbe studiare ogni attività dei propri utenti in rete.
Google ha attratto molte simpatie quando ha rivoluzionato i motori di ricerca prima e la posta elettronica poi. Ma non va idealizzata: un giorno si presenta come paladino dell'open source, il giorno dopo usa H.264 su YouTube. Ora dice di voler dare una scossa al mondo degli ISP, poiché serve una maggior banda. Sicuramente ce n'è bisogno. Le intenzioni sono buone, ma bigG sembra strafare.
Ha iniziato come motore di ricerca, per poi diventare colosso della pubblicità. Quindi ha proseguito creando (anche attraverso svariate acquisizioni) un portale multiservizi: gMail, Google news, Google Docs, Google Maps, Google Voice, iGoogle, Picasa, YouTube, Blogger (ops), ecc. Ha creato un suo browser (Chrome), e ben due sistemi operativi: uno per smartphone (Android) ed uno per nettop/laptop (Chrome OS). Ed un server DNS. E wave. Ed uno smartphone col suo marchio. E, negli ultimi giorni, ha lanciato la sfida ai social network (primi tra tutti Facebook e Twitter) con Buzz. Ma non è ancora finita: ha annunciato che, a titolo sperimentale, fornirà accesso ad Internet su fibra ottica - 1 Gigabit al secondo - , ad un numero non ancora definito di utenti, numero compreso tra 50000 e 500000.
L'utente cosa ci guadagna? Un unico account, mille servizi integrati tra loro. E cosa ci perde? La privacy.
Ma dove vuole arrivare Google? E' solo un modo per cercare di marcare ogni possibile mercato emergente, per restare sull'onda, o c'è qualcosa d'altro? Vuole fornire ogni servizio relativo ad Internet? Qualcuno teme, addirittura, che punti a sostituire la rete con un network privato. Non credo proprio, un progetto simile mi ricorda la prima fallimentare MSN. Altri dicono che potrebbe diventare una sorta di grande fratello: come provider potrebbe studiare ogni attività dei propri utenti in rete.
Google ha attratto molte simpatie quando ha rivoluzionato i motori di ricerca prima e la posta elettronica poi. Ma non va idealizzata: un giorno si presenta come paladino dell'open source, il giorno dopo usa H.264 su YouTube. Ora dice di voler dare una scossa al mondo degli ISP, poiché serve una maggior banda. Sicuramente ce n'è bisogno. Le intenzioni sono buone, ma bigG sembra strafare.
martedì 9 febbraio 2010
Guerre e alleanze
Le guerre dei sistemi operativi, dei browser e dei motori di ricerca sono sempre più aggrovigliate.
Google ha lanciato il suo browser e sta per lanciare il suo sistema operativo. Mozilla vuole portare Firefox sui sistemi operativi mobili, sempre più diffusi, sui quali regnano i browser forniti dal produttore del sistema operativo. E gli altri? La prossima versione di Ubuntu cambierà il motore di ricerca di default (abbandonando Google) dopo che la Canonical ha firmato un contratto con Yahoo!
Tra l'altro Google ha un contratto di sponsorizzazione con Mozilla, ma alcuni dirigenti della Mozilla Foundation vorrebbero usare bing come motore di ricerca di default...
Google ha lanciato il suo browser e sta per lanciare il suo sistema operativo. Mozilla vuole portare Firefox sui sistemi operativi mobili, sempre più diffusi, sui quali regnano i browser forniti dal produttore del sistema operativo. E gli altri? La prossima versione di Ubuntu cambierà il motore di ricerca di default (abbandonando Google) dopo che la Canonical ha firmato un contratto con Yahoo!
Tra l'altro Google ha un contratto di sponsorizzazione con Mozilla, ma alcuni dirigenti della Mozilla Foundation vorrebbero usare bing come motore di ricerca di default...
lunedì 8 febbraio 2010
Windows Mobile Phone 7: inizia dal marketing
Sono uscite delle indiscrezioni sul futuro Windows Mobile Phone 7 (qui e poi qui, alcuni commenti ed in italiano).
È presto per commentarle poiché non sono notizie confermate (vedremo la presentazione dell'interfaccia fra una settimana) e se fossero vere sarebbe come sparare sulla croce rossa.
La cosa che vorrei far notare è l'assoluto riserbo tenuto finora e la fuga di notizie all'avvicinarsi della presentazione ufficiale. Forse che Microsoft voglia copiare Apple anche nel marketing?
È presto per commentarle poiché non sono notizie confermate (vedremo la presentazione dell'interfaccia fra una settimana) e se fossero vere sarebbe come sparare sulla croce rossa.
La cosa che vorrei far notare è l'assoluto riserbo tenuto finora e la fuga di notizie all'avvicinarsi della presentazione ufficiale. Forse che Microsoft voglia copiare Apple anche nel marketing?
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