venerdì 11 marzo 2011

E' tempo per un nuovo motore di ricerca?

Un decennio fa il web era principalmente statico e pochi siti avevano centinaia o migliaia di pagine; era necessario un po’ di lavoro per scrivere e pubblicare una o più pagine web.

Oggi, il numero di pagine (web) pubblicate è aumentato di vari ordini di grandezza. Grazie a strumenti come Blogger, WordPress e Tumblr, ognuno può iniziare a scrivere pagine web, per non parlare di CMS come Drupal e Joomla che permettono di creare facilmente siti dinamici e multifunzonali. E’ un web in veloce e continua espansione, dove non solo chi mantiene siti e blog crea contenuti, ma anche i loro lettori, lasciando messaggi talvolta altrettanto interessanti.

Ci sono, inoltre, flussi continui di informazioni su siti in continuo cambiamento come Twitter, Facebook, Quora, Flickr, YouTube, ecc.

Oltre a questi flussi, ci sono le cosiddette content farm che creano siti per attirare utenti a cui mostrare pubblicità: pochi contenuti o contenuti copiati da altri siti, ottimizzati per avere link dai motori di ricerca, aggiornati spesso e molta pubblicità (spesso fornita da Google...).

Infine, oggi una pagina ha un suo ciclo di vita che coinvolge maggiormente i lettori e può essere sintomatica della sua rilevanza:
  • viene pubblicata;
  • talvolta viene aggiornata;
  • gli utenti interagiscono con essa: viene visualizzata, viene condivisa (tramite Facebook (con "Mi piace" o link) e altri siti), vengono aggiunti commenti, ecc.;
  • viene indicizzata ed appare nei motori di ricerca;
  • col passare del tempo, in generale, le pagine hanno sempre meno visitatori e quindi meno interazione.
Di conseguenza, il tipo di ricerca sul web che ci ha dato fino ad oggi Google era ideale una decina d’anni fa, ma oggi inizia a segnare il passo.

Sono già molti all’opera per cercare di mettere a punto un nuovo sistema di ricerca (ad esempio, e anche), ma anche Google non sta dormendo.

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